Shri Shivaratri Ki Jay !
Nella Brahma Samhita la posizone di Shiva è descritta comparandolo al latte, che rappresenta Krishna o Vishnu, che viene trasformato in yogurt. Lo yogurt ha le proprietà del latte, non può essere ritrasformato in latte ma ha una caratteristica unica.
Shiva è altro da Krishna
A volte Shrila Guru Maharaj diceva che Balarama è il primo altro da Krishna, c’è Krishna e la prima emanazione è Balarama. Egli dice “l’altro”. Dunque a volte Shiva è anche descritto come altro da Krishna, ma nel senso di molto simile, uguale ma differente e che, come Balarama, può a volte opporsi a Krishna nei loro giochi divini; egli può differire da Krishna ma è tutta una necessità divina di servizio. Egli è il fratello più grande, Krishna è il fratello più giovane. Uno dei nomi di Krishna è Ramanuja, l’anuja di Rama, il fratellino di Rama. Dunque, ci possono essere delle divergenze tra loro e questo accresce il loro gioco divino. Anche Mahadev Shiva come altro da Krishna ma simile, può lo stesso giocare quel ruolo in quanto necessario al servizio.
Il migliore dei Vaishnava
Allora, nel Bhagavatam è scritto vaishnavanam yatha shambhu, tra tutti quelli che possiamo considerare vaishnava lui è il migliore, lui è nella posizione più elevata. Ma per necessità di servizio, egli può a volte dover giocare il ruolo dell’avversario.
Leggiamo nei Purana [citazione in sanscrito], (Shiva dice): «In Kali Yuga predico ai mayavadi, mi incarno in Shankaracharya». Adi shankara, il grande acharya del sud India dove predica una filosofia mayavadi. Fa questo per illudere la gente. Egli dice anche che offre dei vantaggi ai suoi discepoli, uno dei suoi nomi è ashutosh, ashu significa “velocemente”, “facilmente”, tosham “soddisfatto”, “accontentato”; dunque questa attitudine porta molte persone men che qualificate verso di lui e loro cercano dei vantaggi ed a volte ciò li porta in confitto con Krishna e porta lui stesso in conflitto con Krishna. Allora, in alcuni esempi, lui si lamenta: «Perchè devo fare questo tipo di seva? Predicare filosofia mayavadi ed illudere la gente. A volte i miei sciocchi seguaci ottengono dei vantaggi e vogliono insorgere contro il Signore. Perché devo fare questo tipo di Seva?».
La storia di Vrikasura
Un esempio è Vrikasura nel Bhagavatam; sta facendo intense austerità per provare a far piacere al Signore Shiva: si taglia la propria carne e la getta nel fuoco in offerta. Questo è davvero atmanivedanam, ossia nello stato più estremo di ignoranza. Alla fine offre se stesso nel fuoco. Allora Shiva giunge ad offrirgli qualche tipo di benedizione e qualsiasi cosa egli desiderasse e (Vrikasura) dice: «Voglio questa benedizione: salterà la testa a chiunque toccherò con il mio dito». Una richiesta piuttosto insolita…
Mahadeva acconsente e Vrikasura vuole provare se funziona e cerca di toccare la testa di Shiva, e Shiva scappa e si rincorrono nei mondi superiori, nel sistema planetario, nel regno spirituale, per le esigenze del passatempo. Shiva alla fine prende rifugio ai piedi di Vishnu: «Questo sciocco del mio discepolo, ora che gli ho dato questo potere di far saltare tutte le teste che tocca, vuol far saltare lamia testa!». Allora Vishnu, che può essere anche molto astuto ed ingannevole quando serve, si coinvolge in un dialogo con Vrikasura: «Mahadeva, sai, è Bhog Shiv, Tyag Shiv e Bhakta Shiv, chi può sapere con chi stiamo avendo a che fare? Sei sicuro che questo (mostra il dito indice), che davvero funzioni?». E Vrikasura comincia a pensare: «Si, in effetti, non lo so davvero».
Allora Vishnu dice: «Se davvero vuoi sapere se funziona, provalo su te stesso».
(Vrikasura disse): «Oh, perché non ci ho pensato?». (si porta il dito alla testa e fa il gesto di una testa che esplode).
Mahadev Shiva dice: «Perchè ho di questi sciocchi discepoli?».
(Vishnu:) «Perchè sei ashutosh, sei molto misericordioso verso tutti».
Egli si soddisfa in modo molto semplice. Ma può anche arrabbiarsi facilmente.
Bhog Shiv, Tyag Shiv, Bhakta Shiv.
Guru Maharaj ci dice… ci sono cose difficili da afferrare: guru tattva, jiva tattva, dham tattva, nam tattva. Il senso è misterioso. A volte un po’ di comprensione è raggiunta e poi proviamo a fissarla o a svilupparla e svanisce. Bhakti Vinod Thakura ne parla [citazione in sanscrito]. Come con il fulmine ci può essere una momentanea illuminazione, quando proviamo a fissarla essa svanisce. Dunque queste cose sono misteriose, incluso lo Shiva tattva. Perché appare in diversi modi. La sua caratteristica unica gli permette di farlo. Anche di essere un mediatore tra lo spirituale ed il mondano. Dunque la Sua posizione è davvero specifica ed unica. Secondo Guru Maharaj, abbiamo Bhog Shiv, il dominatore di Maya, Tyag Shiv, ossia la rappresentazione di jnana-misra bhakti, al di sopra del mondano ma al di sotto dello spirituale, e Bhakta Shiv, del mondo spirituale, il devoto, nella posizione più elevata.
Possiamo pensare che, per la grazia della nostra guru-varga molte informazioni elevate e confidenziali sono state estese a noi, ma dovremmo essere molto cauti quando pensiamo a questi super-servitori. A qualsiasi cosa potremmo essere stati esposti, loro la conoscono con certezza.
Il protettore di tutte le gopi.
A Vrindavana, quando Krishna a fine giornata ritorna, pascolando le mucche, con Balarama ed i pastorelli [citazione in sanscrito], suonano il flauto, cantano, danzano, quando vanno alla foresta e quando tornano dalla foresta. Si dice che a volte al loro fianco ci siano Brahma, Shiva, diversi semidei che vogliono vedere Krishna a fine giornata. Ma lì vengono mantenendo il loro ruolo, dunque l’interazione non è così intima. Allora madre Yashoda pensa che è ora che Krishna mangi, tutti questi déi che si sono radunati lo stanno ritardando. Stanno ritardando il suo pasto. Dunque loro interpretano il loro ruolo, perfino nel mondo spirituale; c’è qualche necessità che Brahma, Shiva, Saraswati ed altri mantengano il personaggio divino. Ma anche vogliono partecipare ai passatempi in un modo intimo. Allora sappiamo di Gopishwar, ossia Shiva che a Vrindavana assume la posizione di guardiano di tutte le gopi, il loro protettore. E leggiamo nella Chaitanya Ashtakam di Shrila Rupa Goswami [citazione in sanscrito], ghirish, questo è il nome, ghiri isha, il nome di Shiva, parameshti significa Brahma, che a volte per vedere Shri Chaitanya Mahaprabhu e testimoniare i suoi passatempi divini, prendono forma umana, si travestono da esseri umani e con quale regalo si presentano? Pranaya, il loro affetto amorevole.
Nella Chaitanya Bhagavat è detto anche… come a volte Advaita Acharya descrive Mahavishnu, in quanto c’è una connessione intima tra Mahavishnu e Shambhu o espansione di Shiva, che è anche considerato essere un avatara di Shiva; nei suoi passatempi, Mahaprabhu quando viaggiò nel sud dell’India visitò anche dove Shiva e Parvati apparvero come brahmana, e si dice che Mahaprabhu e Shiva ebbero alcuni giorni di conversazione intima e confidenziale che sono oltre ogni descrizione e comprensione, dunque se ne accenna ma senza grandi dettagli.
Govinda Maharaj figlio di Shiva
Sappiamo che Sua Grazia Shrila Bhakti Sundhar Govinda Dev Goswami Maharaj aveva un’affinità speciale con Shiva; vicino al suo luogo di nascita, a Jamalpur c’è il tempio di Buroraj. Buro significa sotto la terra, dove si trova lo Shiva Lingham, forse due metri sotto terra; e lì c’è una manifestazione mistica dello Shiva Lingham. Shrila Guru Maharaj vi si recava ad offrire fiori di loto e forse è lì dove la Virat Rupa fu impressa su di lui. Shrila Gurudev, Shira Govida Maharaj, prima di nascere i suoi genitori pregavano Shiva che per la sua grazia potesse mandargli un figlio. Questa era la loro preghiera che veniva dal cuore: «Per favore, donaci un figlio». Ed un’ispirazione giunse loro da Shiva: «Vi darò un figlio, che è uno dei miei propri, ma all’età di 17 anni dovrà prendere sannyasi». C’è un tipo di sannyasi in Bengala chiamato Shiva Sannyasi, che dura 15 giorni. Dunque i genitori pensarono: «Oh, allora prenderà lo Shiva sannyasi, che è in uso nella nostra società; a noi va bene così». Ma ho sentito Gurudev dire, forse a Londra: «Non sapevano che sarebbe stato per sempre».
Guru Maharj disse, siccome Shrila Gurudeva possedeva poteri mistici: «Shiva ha mandato uno dei suoi uomini». Ed alcune persone dicono “figlio di Shiva”, questo tipo di intimità e sicuramente, in ogni circostanza, Shrila Gurudev mantenne questo tipo di intimità ed affetto per Shiva; e il Ganga Dhar Sada Shiva Mandhir fu costruito sulle rive del Govinda-kunda e Shrila Gurudev nel suo parikrama quotidiano vi si recava e felicemente offriva il suo dandavat.
Shiva è il più caro a Krishna.
È di un interesse peculiare nel commentario di Sanatana Goswami nella Brihad-bhagavatamrita, la sua opera, quando espone le nama-aparad dove ci viene detto, da un certo punto di vista, di non esaltare i semidei allo stesso livello di Krishna, incluso Shiva, ma dice allo stesso tempo di non pensare a lui come qualcosa di meno di Krishna; è una cosa misteriosa e meravigliosa.
Io ho visto vicino dham dham park math che sulle rive del fiume ci sono le case dei portatori di rickshaw, con le loro mogli e figli, ed in questo giorno i bambini si vestono come Shiva e tengono un tridente e suonano le percussioni indiane e danzano e hanno della Shiva Bhav perchè lui è molto caro a quella gente e certamente il più caro a Krishna.
Trasposizione dal video: Shiva_Ratri_Bhakti_Sudhir_Goswami_evening_talk